
Ingredienti (per 2 persone):
2 ramolacci di piccola dimensione
del sale
della polvere di coriandolo
olio d’oliva
succo di limone
Un pensiero interessante:
Il rafano nero stimola l’attività del fegato e produce un effetto restringente ad esso. Anche la cistifellea viene attivata nella produzione di un flusso di bile più ricco attraverso il suo sapore aspro. Il rafano concentra i processi del metabolismo negli organi della digestione impedendo così, che essi salgano fino alla testa rendendo poco fluida l’attività mentale.
Preparazione:
Lavate bene i rafani neri e tagliateli a fette di circa ½ cm. Scaldate un po’ d’olio d’oliva in una padella, aggiungete dentro le fette del rafano e qualche goccia d’acqua. Salate e condite con polvere di coriandolo.
Coprite la pentola e saltate il tutto mantenendo il fuoco lento. Dopo alcuni minuti di cottura, girate le fette e friggetele fino a farle diventare morbide, per poi posizionarle su un piatto dove verserete del succo di limone fresco.
Il ramolaccio preparato in questo modo si completa molto bene con un purè di miglio cotto, con farro monococco cotto, oppure può essere accompagnato anche con del pane di burro.